Il codice cifrato impiegato a Milazzo dalle truppe
spagnole nel 1718/19
Un codice
cifrato per evitare che le informazioni riservate contenute nella
corrispondenza potessero cadere in mani nemiche. Con nota del 21 ottobre 1718,
indirizzata al Ministro della Guerra Duran, il viceré di Sicilia marchese di
Lede dichiarava di aver ricevuto la comunicazione del 13 settembre di
quell’anno, con la quale gli era stato recapitato il codice cifrato che per
ordine del sovrano avrebbe dovuto essere impiegato - sempre che se ne
ravvisasse la necessità - nella corrispondenza di guerra da e per la Spagna. Il
viceré in particolare dichiarava di avere ricevuto il codice in piego separato
munito di tre sigilli di ceralacca, sui quali erano impresse le insegne reali.
Un’accurata descrizione che aveva lo scopo di rassicurare la Corte: a tal
proposito infatti il marchese di Lede comunicava che il piego suddetto era
giunto integro a destinazione, segno evidente che la spedizione dalla Spagna
sino a Milazzo non era stata intercettata dal nemico.
Attraverso
l’esame della corrispondenza decifrata del marchese di Lede, inviata da Milazzo
ed oggi custodita presso l’Archivo General de Simancas, è stato possibile
ricostruire gran parte del codice cifrato, costituito perlopiù da numeri corrispondenti
a sillabe o a singole lettere dell’alfabeto. Lo schema riprodotto di seguito
elenca i singoli numeri impiegati, alcuni dei quali non mancavano di indicare
termini o espressioni di uso comune: è il caso ad esempio di «regimiento di
artilleria» o di «Su Magestad», che la tabella associa rispettivamente ai
numeri 406 e 713.
Una pagina della lettera che il viceré di Sicilia marchese di
Lede inviò da Milazzo al Ministro della Guerra Duran il 27 dicembre 1718. Si
nota alla fine del secondo rigo un refuso: la “M” viene indicata erroneamente
col numero 127 piuttosto che col 227 (Archivo General de Simancas).
Señor mío.
Con la carta de Vuestra
Excelencia de 13 de septembre recivo la cifra que acompaña, y Vuestra
Excelencia me remite de orden de Su
Magestad para que en la correspondencia use de ella en los casos, y cosas que
reconociere necesitarla, y en su respuesta diré â Vuestra Excelencia ha
llegado â mis manos la citada cifra
cerrada en pliego separado con los tres sellos de lacre en que heran estampadas
las armas reales como el mismo que trae la citada carta a su margen sin que
haia sido intercetada. Quedando con el cuidado de usar de ella en las ocasiones
que lo pidiere el caso.
Dios guarde â Vuestra Excelencia
muchos años como desseo.
Campo delante de Melazo 21 de Octubre de 1718
B. l.
m. de V. E. [Besa las manos de Vuestra
Excelencia, ndr]
su
mayor servidor
el
Marqués de Lede
Nota del Duran a margine: «Visto. Que ha recivido en buena forma la
cifra que se le remitio para la correspondencia reservada».
Señor Don Miguel Fernandez Duran [Archivo General de Simancas, Legajo num.
4570, Secret. de Guerra y Marina, sala 39]